YY
di e con_Stefano Botti e Aldo Torta
Sguardo esterno_Massimo Guglielmo Giordani
Produzione_Tecnologia Filosofica
co-produzione_Festival Interplay /Mosaico Danza
selezionato da_Vetrina Giovane Danza d'Autore '08 ed Explò '09
"Tra esercizi ripetuti quasi a memoria, può succedere che a sorpresa ci si ritrovi a galleggiare nell'abitudine. Bisogna tirare e sollevare diverse volte, ripetere la spinta e poi farsi portare. Ci si capisce al volo, tutto sta procedendo per il meglio. Una spinta più forte, il tempo di rallentare e ci si ritrova da capo".
In un luogo immaginario, un'isola deserta in mezzo all'oceano o forse solo su una battigia, un bagnino e un bagnante trascorrono il tempo passando da un gioco ad un altro. Chi salva chi? Chi si salva?
YY è un duo danzato in cui un bagnino e un bagnante si trovano ad interagire in una relazione di intesa, di gioco, di frizione, di attesa e complicità.
Con, forse, un riferimento al voyeurismo estivo.
Il duo proposto per la prima volta al festival Interplay 2008 e selezionato per la vetrina Anticorpi prende spunto dal lavoro di ricerca fisica curata da Aldo Torta e Stefano Botti, autori e interpreti con lo sguardo esterno di Massimo Guglielmo Giordani
foto ©Andrea Macchia
IL VIDEO (outdoor version)
(indoor version)
LE RECENSIONI
“Nella serata dedicata ai giovani talenti selezionati dal network italiano di danza Anticorpi, ecco, amabile e divertente, YY dei torinesi Aldo Torta e Stefano Botti di Tecnologia Filosofica. Un bagnino e un bagnante su una spiaggia, un divertente e spensierato duetto fra ragazzi: abbracciarsi, saltarsi addosso, sollevarsi sempre sul filo sottile dell'ironia e dell'affetto, con una strizzata d'occhio all'esibizione fisica estiva”
Sergio Trombetta, DANZA&DANZA, Luglio/Agosto 2009
“Nuova edizione a Torino del Festival Interplay....rimarchevoli le schermaglie amorose e dinamiche del duo YY di Aldo Torta e Stefano Botti....”
Chiara Castellazzi, TuttoDanza, Estate 2009
“Il cromosoma maschile è un duo, un bagnante ed un bagnino. Nel silenzio i due interagiscono cerchiando lo spazio con movimenti di intesa, di frizioni, di pressioni corporee, gli sguardi sono complici, ironici, a volte dubbiosi, straniti, come in un gioco, in una relazione non compresa. Quando una musica brasiliana prende il via, si scatena una danza simultanea nella gestualità e nei passi. Iniziano quadri in movimento, paradossali ed ironici.Sguardi standardizzati, sorrisi plastificati, gesti robotici che creano un momento davvero esilarante. Un gioco a due che spezza la monotonia del vivere quotidiano mnemonico”.
Paola Spedalieri, Arteatro.eu, 22 ottobre 2011