Orfeo_ der augenblick dort

di_Tecnologia Filosofica e Michele Di Mauro

con_Francesca Brizzolara, Renato Cravero, Riccardo Maffiotti,

Aldo Torta, Elena Valente, Viridiana Casali

Luci_Cristian Perria; Piano Sonoro_Paolo De Santis

Scenotecnica e Video_Lucio ed Eleonora Diana

 

Produzione_Tecnologia Filosofica con il sostegno di_Regione Piemonte in collaborazione con_Sistema Teatro Torino e Piemonte dal Vivo
Co-produzione_Festival delle Colline, Theatre Durance, Morenica Festival

"Esiste un momento decisivo, un punto di non ritorno, un luogo del tempo, dello spazio e dell'anima da cui potranno dipendere molte traiettorie e prospettive della nostra vita: una scelta, una rinuncia, uno scarto, una parola, un semplice sì, o un no che complica tutto".

Tre colori che non si toccano: bianco-nero-rosso. Il quadrato come confine. Come centro di gravità vigilata. Le parole di Rilke, le ombre di Lynch, le note di Offenbach. Il corpo che diventa parola e la parola che salta un giro. Il quadrato come sintomo, come applicazione. Quattro stagioni all'inferno e ritorno. La negazione del volto, del connotato. L'assonanza col regno dei Morti, la distanza dal Regno dei Vivi. L'inferno dietro l'angolo. Quell'attimo lì: uno stop definitivo, un gesto non ripetibile, un movimento eterno: 8 unità di dis-misura". Tecnologia Filosofica e Michele Di Mauro

Il lavoro partito nell'estate 2009 dall'incontro artistico fra la compagnia Tecnologia Filosofica e la curiosità inesauribile di Michele Di Mauro attore-artista poliedrico, muove dall'attivazione di un cantiere teatrale diretto ad indagare "quell'attimo lì"(in tedesco der augenblick dort). Ispirati dagli spunti universali offerti dal mito senza tempo di Orfeo ed Euridice, il cantiere esplora il buio degli inferni contemporanei: Orfeo per potere rivedere Euridice, decide di sfidare l'ineluttabilità del destino e gli stessi Dei affrontando la discesa agli inferi. C'è una sola condizione per riportare Euridice tra i vivi: non si deve voltare....der augenblick dort tratta di quell'attimo lì,....quell'attimo in cui impazienti cediamo alla tentazione e decidiamo di voltarci indietro sapendo di rischiare tutto.

Stilisticamente, nello spettacolo, confluiscono i frutti di un incontro artistico: scrittura, parola, corpo, movimento, danza e ambientazioni sonore e musicali arricchite dalle moltissime suggestioni incontrate nel percorso (letterarie, cinematografiche, teatrali, musicali) sullo sguardo di Orfeo: dai Dialoghi con Leucò di C.Pavese, all'Orfeo di Pina Bausch; dal fumetto su Orfeo ed Euridice di D.Buzzati, ai Sonetti a Orfeo di Rilke. Da Offenbach a Monteverdi, da J.Cocteau a Kim Ki Duk, sino agli inferni domestici di David Lynch.

foto ©Fabio Melotti

 


IL VIDEO 

LE RECENSIONI

Un gruppo del tutto nuovo, almeno fuori da Torino, e che sarà il caso di conoscere meglio, è quello del nome impegnativo di Tecnologia Filosofica. Giovani danzatori, che volendo andare oltre la propria tecnica, si sono rivolti ad un attore serio e preparato come Michele Di Mauro. Lui li ha guidati verso un percorso anche teatrale, mandandoli in scena con Der Augenblik Dort, ovvero “quell’attimo lì”. Da questa citazione rilkiana è nata una performance di teatro-danza malinconica ma divertente, di spessore e di spirito. Che echeggia forse nella composizione il teatro di Pippo Delbono a sua volta impregnato di Pina Bausch. Ma i danzatori sono bravi e pensanti, le situazioni complesse e ironiche”
Gianfranco Capitta, Il Manifesto, domenica 27 giugno 2010 “Quella sottile malinconia dei danzatori pensanti”

Un giro di giostra. Vorticoso, struggente, beffardo, travolgente. Uno spazio e un tempo dove tutto si mescola e sembra coesistere, coincidere: alto e basso, amore e dolore, vita e morte, passato e futuro, possesso e perdita, ribellione e rinuncia. Non c’è ordine e non c’è punto d’arrivo. Non c’è giusto, sbagliato, logica o risoluzione. C’è un’umanità densa, vivida, avventata, così impunemente svelata da mettere a disagio, così francamente impudente da muovere alla complicità, alla commozione. O al rifiuto, perché no.<…>Il mito di Orfeo è pretesto, scintilla di visioni che si sviluppano libere, proposte in quadri che trascolorano l’uno nell’altro senza tregua, dove il corpo si fa parola e la parola giunge a tratti, a compendio.<…>il fulcro del lavoro è “quell’attimo lì”, un assaggio di infinito dentro uno scarto, un cedimento, un impulso; una scelta che impronta di sé ciò che verrà, dopo la quale nulla potrà tornare ad essere esattamente ciò che era.<…> Stefano Botti, Francesca Brizzolara, Viridiana Casali, Francesca Cinalli, Renato Cravero, Riccardo Maffiotti, Aldo Torta ed Elena Valente interpretano con convinzione, energia, generosità un lavoro che a sua volta devia dalla poetica sinora conosciuta di Tecnologia Filosofica per congiungersi con il potente immaginario di Di Mauro”.
Monica Bonetto, “Un’umanità densa” - redazione www.sistemateatrotorino.it

Pregevole è apparsa la compagnia Tecnologia Filosofica con il debutto nazionale di Der Augenblick dort_quell’attimo lì; Tecnologia è un gruppo ormai approdato a piena maturità, emerso qualche anno fa dalla rassegna-concorso Rigenerazione, ideata per promuovere le voci nuove e valide del contesto piemontese; un ensemble di teatro danza che in questa occasione si è confrontato con il mito di Orfeo, fruendo della regia di Michele Di Mauro, attore e regista di prosa. L’incontro, nato dal sincero desiderio di condividere un’esperienza artistica, ha dato vita ad una messinscena raffinata e coinvolgente, emotivamente ricca ed esteticamente sorprendente; la discesa agli inferi di Orfeo, il suo volgersi a guardare Euridice, in quell’attimo che la condanna all’inferno, è qui pretesto per indagare su tanti altri inferni personali, interiorità che ci accomunano con la ricerca di sé nell’amore, che se è vero non si impone ed ha tante facce, come quelle dell’ultimo quadro, dove Orfeo non guarda, e quindi salva, la sua Euridice”.
Maura Sesia, Sipario luglio-agosto 2010, “Torino oltre i limiti”

“Tutto è immerso in una precisa e perfettamente congegnata cromaticità di luci e colori, bianco, rosso e nero, quelli dell'amore e della morte. Nel tempo visioni forti e decise, senza mezze misure, tra coreografie corali, videoproiezioni, monologhi e brani di componimenti poetici, lo spettatore è immerso in un'atmosfera di sogno, in totali variazioni di spazi e segni, in cui però ritrova la linea costante della ricerca dell'intenso attimo creativo che combacia con lo sgorgare profondo del sentimento dell'amore e della sua perdita. Un attacco frontale emotivo di musica, corpi e voci”.
Alan Mauro Vai, Torino Teatro Web Magazine, 29 gennaio 2011

“Una piéce insolita, montata a siparietti, che strega e lascia ammirati. Un miscuglio ben riuscito di tanz- theater,cabaret e music-hall.Un caleidoscopio dal meccanismo perfetto, che per un' ora e dieci sforna sorprese a ripetizione, una più sbalorditiva e coerente dell' altra e tutte declinate sul tema fatale di "quell' attimo lì", Der Augenblick dort, ovvero quando Orfeo si gira - contravvenendo al patto - e perde per sempre la sua Euridice, il suo amore, i suoi sogni. Uno spettacolo ricco di visioni colorate, geometrie d'ascendenza espressionista, proiezioni colte e rare, condite di riflessioni personali e di gruppo: dal poema di Rilke ai film di Cocteau e di Lynch (meravigliose le scene con le maschere di animali), alla partitura di Offenbach ma farcita di canzonette fino al fumetto bianco-grigio di Buzzati: tutto concorre a dimostrare la bravura e lo spessore di una Compagnia davvero speciale, che sa ballare, cantare, suonare, recitare e costruire installazioni degne di essere esposte in un museo d' arte contemporanea".
Claudia Allasia, La Repubblica 30 gennaio 2011

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