UMANI SI DIVENTA

 Testo_Paolo Cascio
 da un'idea di_Andrea Maggiora
 Regia di_Marco Amistadi
 con_Marco Amistadi
 Immagini e Video a cura di_Simona Balma Mion
 Musiche originali eseguite dal vivo_Marco Amistadi
 Scenografie_Alessandro Merlo
 Disegno luci_Dario Colombo
 Assistente alla regia_Matteo Scano

 

Produzione_Tecnologia Filosofica / Unione Musicale / Rivoli Musica

Umani si Diventa è uno spettacolo per ragazzi, prodotto da Tecnologia Filosofica, Unione Musicale e Rivoli Musica in occasione del Darwin Day 2020, con un forte intento didattico.
In questo lavoro la drammaturgia è supportata da un approccio teatrale spiccatamente comico e da un preciso e peculiare progetto musicale. Alla base dell'idea narrativa risiede
infatti un parallelismo tra la tecnica compositiva del tema con variazioni e la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin.
Lo spettacolo, costruito attorno al testo del drammaturgo Paolo Cascio, racconta le vicende del reazionario mozzo del Beagle, il vascello sul quale Darwin ha compiuto i suoi
viaggi attorno al mondo e che l'hanno portato a elaborare la famosa teoria dell'evoluzione.

Attraverso una narrazione divertente e leggera viene illustrata non solo la storia evolutiva delle specie in visita sul Beagle ma anche i lati universali della teoria di Darwin, compresi
gli aspetti più rivoluzionari che resero la pubblicazione de L'origine delle Specie un evento sociale, religioso e politico, oltre che scientifico.

  

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 INTERVISTA A MARCO AMISTADI

- Quali sono le opportunità per chi […] si rivolge ad un pubblico di bambini? Quali i rischi?
- I lavori, teatrali o musicali, rivolti ai bambini richiedono grande attenzione. Bisogna pensare diversamente rispetto a quando si crea per gli adulti. Con gli adulti si dà per scontato che sceglieranno in base alle loro preferenze […]. Con i bambini è tutto diverso. Bisogna capire immediatamente a quale pubblico ci si rivolge. I bambini molto piccoli hanno bisogno di immagini, dolcezza, fantasia, perché devono imparare tutto, e sono voraci di nuovi stimoli, ma delicati e sensibili. I bambini più grandi vogliono sondare il mondo dei ragazzi e dunque aspirano a concretezza ma anche a divertimento, fantasia, avventura, intelligenza. I ragazzi, poi, sono impegnati a dominare le emozioni date dalla loro condizione di quasi-adulti e hanno bisogno di dubbi, occhio critico e, infine, risposte. Bisogna calibrare tutto molto attentamente, ma se si fa centro, ragazzi e bambini, dalla scuola materna ai licei, sono il pubblico più attento e appassionato che ci sia.
Gabriella Gallafrio, Unione Musicale, >> Link integrale> > intervista a Marco Amistadi

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Torino, TO, 10152
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